Le trenta dinastie

Le poche informazioni che abbiamo sulle trenta dinastie, susseguitesi dopo l’unificazione del Basso con l’Alto Egitto, furono fornite da Manetone, un sacerdote egiziano dedito al culto di Serapide, vissuto nell’età di Tolomeo. La prima delle dinastie nasce di conseguenza alla fusione di piccole entità politiche di cui pian piano si conservò memoria fino all’età greco-romana.


Prima Dinastia

La prima dinastia sgorga dunque dall’unificazione delle due Corone, avvenuta ad opera di un certo Narmer, che per alcuni studiosi, poteva essere associato alla figura (in un certo qual modo mitica) del Re Scorpione. La datazione della prima dinastia è certamente molto difficoltosa: è ipotizzabile che essa abbia avuto inizio nel 3000 a.C. La capitale della prima dinastia fu Thanit (la greca Thinis), la quale però lasciò presto il posto alla famosa Menphi.



Seconda Dinastia

Il momento più travagliato della seconda dinastia fu sicuramente quello conclusivo, quando i sovrani tiniti andarono allo scontro con il Basso Egitto. La rottura dell’unità è anche desunta dalla sostituzione della divinità tutelare della regalità da Horo (Alto Egitto) a Seth (Basso Egitto)… Anche presunti richiami nei testi a una “pacificazione”, asseconda l’idea che un sovrano, Khasekhemwy, avesse dovuto riportare lo stato egizio all’unità, dopo cruenti dissapori. Da qui il regno dell’Antico Egitto godrà di prosperità e ricchezza.



Terza Dinastia

Nonostante si possano avere parecchie notizie sulla III Dinastia, risulta ancora abbastanza complesso elencare dei nomi di sovrani che si susseguirono. Effettuare una cronologia dei singoli regni risulta ancora quasi impossibile; sappiamo per certo invece che la dinastia doveva essersi estesa tra il 2700 a.C. al 2630 a.C.



Quarta Dinastia

Senza alcun dubbio la IV dinastia è quella più interessante dal punto di vista artistico-architettonico. In questo periodo infatti sorsero le famosissime piramidi di Giza e la Sfinge. Appartenente a questo straordinario complesso vi è la tomba dedicata a Medjedu (in greco Kheops, Cheope), ancora oggi venerato come una delle sette meraviglie del mondo. La lista dei sovrani è abbastanza certa, anche se i nomi di Bafra e Djedefptah lasciano ancora molti dubbi.



Quinta Dinastia

La V dinastia vede affermarsi il culto di Ra; sorgono numerosi complessi funerari e templi, ma nessuno delle dimensioni di quelli costruiti nella dinastia precedente. La dinastia si estende tra il 2510 a.C. e il 2350 a.C.


Sesta Dinastia

Con la VI dinastia si chiude l’epoca del cosiddetto Regno Antico e si comincia una stagione di lotte interne tra principi per diventare l’unico Signore delle Due Terre. Non sappiamo molto di questa dinastia: anche le fonti archeologiche, epigrafiche e storiche brancolano ancora nel buio.



Settima Dinastia

Se la VI dinastia non è caratterizzabile da un determinato numero di fonti, la VII dinastia è considerata addirittura spuria, ossia inesistente. Le descrizioni a opera di Manetone non sono assolutamente da valutare come fonti autorevoli; nonostante avesse a disposizione molto più materiale, rimane il fatto che scriveva a circa 2000 anni di distanza dai fatti descritti.



Ottava Dinastia

Anche l’VIII dinastia non ci riserva particolari sorprese. La lista di Abydos propone 17-18 nomi, la lista di Saqqara salta del tutto il periodo e il Canone Reale risulta talmente danneggiato da non permetterne nemmeno la lettura. Anche i reperti archeologici non ci aiutano nella catalogazione dei sovrani. Rimane indubbio però, da qualche fonte storica, che la città di Menphi è ancora considerata capitale. I principi di Tebe infatti sono ancora sottoposti a Menphi. Per permettere una collocazione di questa dinastia in un’epoca storica gli archeologi l’hanno collocata tra il 2192 e il 2160 a.C.



Nona e Decima Dinastia

Le due dinastie spesso sono indistinguibili a causa delle scarse fonti e dalle ripetizioni di nomi identici. Molti storici hanno ipotizzato datazioni differenti, ma oggi giorno è più preciso affermare che le due dinastie, insieme, durarono non più di un secolo, dal 2160 al 2040 a.C.



Undicesima Dinastia

L’XI dinastia porta con sé la storia, senza dubbio avvincente, della lotta di Tebe per elevarsi da semplice capoluogo a città simbolo di tutto l’Egitto.



Dodicesima Dinastia

Nel Medio Regno, che inizia proprio con la XII dinastia, finalmente i sovrani di Tebe riuscirono a impadronirsi di tutto l’Egitto. Guardando a una ricomposizione amministrativa e strutturale del trono, i sovrani di Tebe riuscirono a ridimensionare il potere dell’aristocrazia. Si passo dai tradizionali 38 distretti, a tre grandi strutture amministrative gestite da funzionari di nomina regia, controllati a loro volta da ispettori itineranti.



Tredicesima Dinastia

La XIII dinastia invece ci pone di fronte a dei quesiti a cui ancora non siamo in grado di rispondere. Dopo che la dinastia precedente aveva costituito uno stato forte e ordinato, sembra che le linee dinastiche fossero addirittura andate scomparendo: si succedettero, dal 1790 al 1630 a.C. un gran numero di sovrani di cui non abbiamo nemmeno una lista in ordine cronologico ben definita.



Quattordicesima Dinastia

La dinastia XIV secondo le fonti di Manetone doveva essere composta da circa 76 sovrani, regnante poi per 184 anni, tenendo come capitale del Basso Egitto la città di Xois. In realtà queste fonti sono del tutto errate visto che tale dinastia fu scoperta contemporanea alla XIII.



Quindicesima Dinastia

Durante la XV dinastia i sovrani semiti, Hyksos, governano l’intero Egitto, fino al Secondo periodo intermedio. Gli Hyksos penetrarono nel Basso Egitto tramite la penisola del Sinai a partire dalla XII dinastia. Intorno al 1720 a.C. le popolazioni che capeggiavano divennero abbastanza forti per sconfiggere i dinasti autoctoni, rendendoli a loro volta vassalli e tributari. Nel 1660 a.C. riuscirono a sconfiggere il resto dell’Egitto e occuparono Menphi, la capitale. Questo periodo è caratterizzato dalla damnatio memoriae, la quale comportò la distruzione di tutte le tracce di un passato considerato vergognoso. La dinastia dei sovrani semiti, si conclude nel 1530 a.C., dando vita alla fase storica del Nuovo regno.



Sedicesima Dinastia

In questa dinastia sono raccolti alcuni sovrani hyksos che regnarono in qualità di vassalli dei sovrani della XV dinastia solo in zone limitate dell’Alto Egitto. Sappiamo veramente poco di questa dinastia; se non per qualche ritrovamento archeologico, non esistono fonti storiche o liste reali in grado di fornirci un dato certo sui sovrani.



Diciassettesima Dinastia

Dopo la conquista di Menphi da parte dei governanti hyksos, il potere dei restanti sovrani menfiti sparisce del tutto. Riprende a prosperare una linea di principi di Tebe che pian piano incentiveranno il loro potere, fino a sfidare i governanti in carica e i loro alleati. La sequenza dei sovrani di questa dinastia, che si colloca tra l 1640 e il 1550 a.C., è tutt’altro che chiara.



Diciottesima Dinastia

Durante la XVIII dinastia l’Egitto raggiunge, sotto il potere di Thutmose III, l’apice della sua estensione territoriale. La capitale Tebe si sviluppò sotto il culto del dio Amon; innalzato il tempio di Karnak divenne una città talmente potente da poter essere quasi definita uno “stato nello stato”. La successione dei sovrani avvenne in questo periodo in maniera molto regolare, da padre in figlio: solo gli ultimi due faraoni Ay e Horemheb dovettero, per succedere al trono, sposare rispettivamente la vedova di Tutankhamon e Ankhesenamon.



Dicianovesima Dinastia

La dinastia XIX può tranquillamente essere suddivisa in due fasi nettamente distinte. La prima fase, che termina con il regno di Merenptah fu caratterizzata da sovrani decisamente autorevoli, come Ramesse II, intenti a riportare l’Egitto agli antichi splendori. La seconda fase invece fu caratterizzata da un conflitto profondo all’interno della famiglia reale. Da lì, si vide sfaldato l’intero potere regio.
Sembra addirittura, da quanto scritto nel Papiro di Harris, che si fossero susseguiti degli anni vuoti, in cui si presume la totale assenza di un sovrano. Durante la XIX dinastia Tebe rimase però capitale ufficiale, anche se il palazzo del sovrano e l’amministratore furono collocate rispettivamente a Pi-Ramses e Menphi.



Ventesima Dinastia

La dinastia XX si colloca in un periodo storico effettivamente molto particolare; dipanatasi tra il 1186 e il 1078 a.C. vide la nascita di quelle migrazioni di popoli, detti Popoli del mare, con il decisivo riassetto politico di tutto il Medio Oriente. Grazie a Ramesse III, l’Egitto riuscì a respingere i Popoli del mare, ma non riuscì mai a recuperare gli antichi splendori. Al termine della XX dinastia, l’Egitto si ritrovò diviso ( anche se non ufficialmente) tra re che governavano sul Basso Egitto e il Primo Profeta di Amon che governava l’Alto Egitto. Si entra definitivamente in quello che viene chiamato dagli storici Terzo Periodo Intermedio.



Ventunesima Dinastia

Il Terzo Periodo Intermedio è caratterizzato da una serie di rotture interne che causarono una vera e propria frantumazione del potere. Nonostante esistesse, almeno formalmente, un solo Re che potesse governare su Alto e Basso Egitto, il potere fu diviso tra tre poli principali. Il sovrano ufficiale che esercitava questo potere fittizio sulle due parti d’Egitto pose la capitale a Tanis, lungo il delta del Nilo. L’area tebana, da sempre considerata punto focale di tutto l’Egitto, fu governata dai Primi Profeti di Amon, discendenti di Herihor. Un terzo polo infine fu costituito da principati semi indipendenti creatisi a metà strada tra il Medio e Basso Egitto, governati da sovrani libici.



Ventiduesima Dinastia

I sovrani della XII dinastia governarono l’Egitto tra il 945 a.C. e il 717 a.C. Tutti erano di origine libica, entrati nel regno come prigionieri di guerra (nella XX dinastia), e che poi, per generazioni, si erano costituiti come mercenari nell’esercito egizio.
I principi di queste genti avevano tutti il titolo di Grandi Capi dei Ma (da Mashuash una delle più importanti tribù libiche) e riuscirono a sconfiggere i famigerati Primi Profeti di Amon che nel periodo precedente avevano governato tutto l’Alto Egitto.
La XXII dinastia ebbe fine quando l’ultimo sovrano, Osorkon IV, rese omaggio al nuovo sovrano Painkhi.



Ventitreesima Dinastia

A far parte della XXIII dinastia si contano un gran numero di sovrani che governavano da Leontopolis fino a parte del Medio Egitto. Il fondatore della dinastia fu Petubastis I, un principe libico imparentato con la famiglia reale. La XXIII dinastia ebbe termine quando Piankhi, primo sovrano della dinastia, si allontanò dalla Nubia con l’intento di riunificare tutto l’Egitto.



Ventiquattresima Dinastia

La XXIV dinastia è una dinastia molto breve, in cui si intravede la presenza di soli due sovrani. Essa comincia alla fine del VIII secolo a.C. e si estingue con la vittoria dei sovrani nubiani.



Venticinquesima Dinastia

La XXV dinastia è costituita da un gruppo di sovrani provenienti dalla Nubiana, discendenti dei famosi sacerdoti di Amon, esiliati da Tebe nel periodo della XXII dinastia. Gli esiliati, mescolatisi con le famiglie nobili locali, diedero vita a un regno fortemente egizianizzato,col l’obiettivo di riconquistare Tebe. Il primo sovrano nubiano, Piankhi, riuscì nell’impresa e fu considerato il fondatore dell’intera dinastia.



Ventiseisima Dinastia

La dinastia XXVI si inquadra nel periodo tardo e copre un periodo di tempo che va dal 672 al 525 a.C. Prenderà il nome di Dinastia Saitica, dal nome della città che faceva da capitale in quel periodo: Sais.



Ventisettesima Dinastia

Con la prima dominazione persiana in Egitto, dal 525 a.C. al 402 a.C. si dà vita alla XXVII dinastia.



Ventottesima Dinastia

La XXVIII dinastia si sviluppa negli anni dal 404 a.C. al 399 a.C. e comprende un solo sovrano.



Ventinovesima Dinastia

La XXIX dinastia invece si colloca tra il 399 a.C. e il 380 a.C.



Trentesima Dinastia

La XXX dinastia ha vita nel periodo cosiddetto tardo, dal 380 a.C. al 342 a.C.

  • Facebook
  • Twitter
  • Email
  • Google

Share and Enjoy